Scontrini fiscali…non serviranno più?

Scontrini e ricevute per provare le spese? Non serviranno più. In futuro il Fisco potrebbe accontentarsi della tracciabilità dei pagamenti e della trasmissione telematica dei dati da parte dei negozianti per prevenire l’evasione fiscale. Questa è la sintesi della notizia apparsa sui quotidiani. Per fare chiarezza estraggo copia dell’audizione parlamentare del direttore dell’agenzia delle entrate Orlandi, fortemente travisata dai mezzi di informazione. “Parallelamente, il sistema della trasmissione telematica dei corrispettivi potrebbe in breve tempo essere implementato mediante l’evoluzione dei misuratori fiscali che già oggi rappresentano un potente terminale di registrazione e veicolazione delle informazioni contabili nei sistemi gestionali delle imprese che operano nel B2C. Su questo fronte, l’esperienza di altri Paesi europei ci dimostra che il sistema è realizzabile in tempi ragionevolmente brevi. Infine, oggi già esistono e sono diffusi una serie di strumenti tecnologici che consentirebbero una concreta adozione generalizzata della tracciabilità dei pagamenti almeno nell’ambito delle operazioni B2B. Se si pensa che in questo ambito le operazioni commerciali sono, salvo casi particolari, sempre rappresentate dallo scambio di una fattura e che la spinta all’adozione della fattura elettronica aiuterebbe realmente le imprese ove l’intero ciclo dell’ordine (dalla nota d’ordine sino appunto al pagamento) fosse dematerializzato e integrato in contabilità, si può facilmente intuire che tanto le imprese quanto gli istituti di credito e, direi, l’intero sistema Paese avrebbe solo vantaggi ad adottare questi processi.”